Descrizione

I massi erratici, protagonisti del presente itinerario, rappresentano uno degli aspetti più curiosi e tipici delle morfologie glaciali e sono una interessante caratteristica dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. Per la loro imponenza hanno suscitato da sempre l’interesse dell’uomo, che spesso in passato li ha utilizzati come altari sacrificali. I massi erratici hanno origine dal ghiacciaio Balteo nel periodo pleistocenico: la sua azione erosiva ha dato origine a grossi detriti, che furono trasportati anche per grandi distanze con l’avanzare dei ghiacci. Al termine della glaciazione, nella fase di ritiro del ghiacciaio, i massi vennero depositati al suolo, rimanendo a volte appoggiati in superficie, altre volte incastonati come pietre su un anello: lungo la morena di Vialfrè, su cui si sviluppa questa gradevole passeggiata, è possibile incontrare molti di questi blocchi, anche di notevoli dimensioni.
Il sentiero è facile, anche se presenta il terreno tipico del bosco, che lo rende inadatto a chi abbia problemi di deambulazione.
Per raggiungere il sentiero si parte dal centro di Vialfrè, di fronte alla Chiesa di San Pietro e Paolo, e si sale per Via Roma, seguendo la freccia posta sul muro di fronte alla chiesa. Continuando a seguire le indicazioni, si esce dall’abitato, passando attraverso i gradevoli terreni coltivati a vite e ulivo sulla “Mura”, con una splendida vista sulla piana verso Cuceglio. Ancora un breve tratto sterrato, poi un passaggio sull’asfalto della circonvallazione del paese, dopodiché si entra nel bosco; da qui attraverso strade sterrate si raggiunge l’inizio dell’anello che conduce a nove punti di osservazione, in ciascuno dei quali è possibile osservare le differenti strutture di questi imponenti massi. I cartelli disposti lungo sui massi principali rimandano tramite QR Code ad una scheda su questo stesso sito Internet, che fornisce spiegazioni sul tipo di roccia, sulla provenienza geografica e sugli spostamenti che hanno portato i massi nella attuale posizione. Il rientro a Vialfrè si può fare seguendo a ritroso il percorso dell’andata.
Il sentiero è stato recentemente risistemato e attrezzato con nuova segnaletica, grazie ad un progetto della Proloco di Vialfrè con il contributo del Fondo Risorsa Canavese.

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